di Sabrina Redi
Stadio Romeo Menti: il Catania ha lasciato il campo del Vicenza sullo 0-0, alla fine del posticipo del lunedì sera valido per la 31esima giornata di Serie B. Si tratta di un risultato che va bene alla squadra etnea, al quarto pareggio consecutivo, e che non soddisfa i veneti.
Le due formazioni si sono scontrate sotto la pioggia battente, e tra le due è emersa maggiormente quella guidata da Pasquale Marino, che pur avendo gestito la partita, però non ha segnato.
L’allenatore del Vicenza, dunque, ha schierato un 4-3-3 con: Vigorito; Sampirisi, Brighenti, Gentili, D’Elia; Moretti, Di Gennaro, Cinelli; Laverone, Petagna, Giacomelli.
Dario Marcolin per il Catania ha optato invece per un 3-4-1-2 con: Gillet; Ceccarelli, Schiavi, Capuano; Parisi, Sciaudone, Odjer, Mazzotta; Rosina; Calaiò, Castro.
Il Vicenza più volte si è reso pericoloso ma proprio sotto porta è mancata l’efficacia necessaria per portarsi in vantaggio. Nel primo tempo i biancorossi hanno avuto possibilità di segnare con Laverone e Petagna.
Quest’ultimo al 24esimo del primo tempo, a causa di un infortunio, ha lasciato il posto a Spinazzola; nel frattempo il Catania ha dato una scossa alla gara soltanto con un destro dalla distanza di Castro al 17esimo, per il resto da parte degli etnei c’è stato il buio assoluto. Nella ripresa i padroni di casa hanno continuato ad attaccare alla ricerca del gol, a partire dalla rete annullata a Laverone al dodicesimo del secondo tempo per fuorigioco: fino al rigore negato dall’arbitro Gavillucci, sul fallo in area di Capuano nei confronti di Spinazzola. L’unica grande occasione degli etnei è passata tra i piedi di Castro al 34esimo del secondo tempo salvata dall’uscita di Vigorito.
Al Vicenza è mancata la precisione davanti la porta, ottimi sono stati dall’altra parte i salvataggi di Gillet e dei difensori rossoazzurri, che più volte hanno neutralizzato le occasioni pericolose degli avversari. La squadra etnea si è difesa bene, cercando di evitare qualsiasi rischio, avendo scarse possibilità in attacco, dove i siciliani hanno faticato a trovare gli spazi giusti, questo anche a detta del difensore Antonio Mazzotta: “Il pareggio serve per l’autostima, perché è arrivato contro una squadra che gioca bene. Sono fiducioso, pensiamo già all’Entella e crediamo di poter fare meglio”.
Marcolin nell’intervista post partita è apparso ottimista in merito alla situazione del Catania: “Auspico che presto saremo meno belli e più concreti. Abbiamo finito la partita con tre ragazzi della Primavera in campo, hanno fatto perfettamente quello che gli ho chiesto. Ci mancava tutto il centrocampo e Calaiò non stava benissimo, perchè si era allenato poco, ma i giovani mi hanno mostrato grande affidabilità e oggi ho la sicurezza che se dovesse mancarmi qualcuno in futuro, so che potrò contare su di loro. Siamo stati bravissimi a chiudere tutti gli spazi, ma resta il rimpianto per la grande occasione capitata a Castro. Sono sicuro che presto arriverà una vittoria per dare valore a questi quattro pareggi consecutivi. Sono soddisfatto perché abbiamo imparato a lottare e a mettere il cuore in ogni palla; insomma, a vendere cara la pelle”.
L’obiettivo del Catania era di smuovere la classifica in attesa di tornare alla vittoria, in qualche modo la formazione rossoazzurra è riuscita nel suo intento: gli etnei sono a 32 punti insieme al Crotone, si trovano a -1 dalla terz’ultima (il Brescia a 33 punti) e dalla Pro Vercelli quart’ultima in classifica a 35 punti. E adesso la squadra di Marcolin dovrà pensare al prossimo turno di campionato in trasferta a Chiavari contro l’Entella in programma sabato 21 marzo alle ore 15.